Invece di porre l’accento sulle tue esigenze, concentrati sulla società e su come ha catturato la tua attenzione, fino a guadagnarsi il tuo rispetto.
Magari il potenziale datore di lavoro è leader di settore e lo hai seguito e ammirato da lontano per anni. O magari è una società di cui non avevi mai sentito parlare, finché non ne hai letto l’annuncio di lavoro, ma nella quale, a uno sguardo più approfondito, ti sei subito riconosciuto. Se non dimostri di conoscerla e di avere motivi concreti per ammirarla, rischi di dare l’impressione di esserti candidato al primo annuncio in cui ti sei imbattuto.
Lo step successivo è andare oltre la semplice conoscenza della società e individuare le sfide specifiche che essa si trova ad affrontare proponendoti di aiutarla in questo percorso, e mettendo a disposizione la tua esperienza e le tue competenze.
Se decidi di rispondere scegliendo di andare in questa direzione, sottolinea che intendi lavorare proprio in quella società perché sai di poter fare la differenza. Il tuo bagaglio di esperienze e competenze ti rende la persona adatta per offrire soluzioni specifiche in grado di farla crescere. Punta sul fatto che, una volta entrato a far parte del relativo team, non saresti un piccolo pesce in un grande stagno, ma una preziosa risorsa le cui idee e azioni saranno in grado di spronare la società a ritagliarsi una fetta sempre più rilevante di mercato.
I “valori” aziendali rappresentano una sintesi di ciò in cui la società crede e per cui si batte. Se esiste uno slogan e/o una mission, studiali attentamente, e preparati a spiegare perché li condividi.
Per esempio, lo slogan di Google era Don’t be evil (Non essere malvagio), ma nell’ambito della riorganizzazione che ha interessato Alphabet, lo slogan è stato rivisto e successivamente trasformato in Do the right thing (Fai la cosa giusta). Un altro titano della tecnologia, la Apple, è famoso per aver adottato lo slogan Think different (Pensa in modo diverso). Il Just do it della Nike non ha invece bisogno di spiegazioni. Cos’hanno in comune questi slogan? Si concentrano tutti su valori e obiettivi lodevoli nei quali ci si identifica e che si è inclini a sostenere.
La “cultura aziendale” è un concetto che, probabilmente, ai tempi dei tuoi nonni non esisteva, ma che è diventata un parametro fondamentale per valutare il funzionamento di un’azienda, sia come luogo di lavoro, sia come realtà intesa in modo più ampio. L’abbigliamento casual, gli snack gratuiti e la presenza di sala relax o tavolini da ping-pong in ufficio, gli orari di lavoro flessibili e generose politiche in materia di congedo familiare sono alcune delle innovazioni a livello di cultura aziendale che possono migliorare il morale, la produttività e la fidelizzazione dei lavoratori.
In senso più ampio, come già detto, la cultura aziendale riflette tutti i valori e le priorità della società. Ovviamente, in sede di colloquio, è meglio se tieni per te il fatto che vuoi lavorare in società perché ti offrirà gratuitamente bibite e snack. Tuttavia, non esitare a elogiare la cultura aziendale del potenziale datore di lavoro in senso più ampio, sia con riferimento al posto di lavoro, sia all’approccio con il mondo esterno dimostrando di essere genuinamente interessato a lavorare per una società che ha cuore il benessere dei propri dipendenti.
Questa risposta aiuta a far capire all’interlocutore che non sei un lupo solitario che passa tutto il giorno alla scrivania, con il capo chino sul pc, e che vede i colleghi come avversari. Al contrario, darai l’impressione di essere alla ricerca di un senso di appartenenza, di un team con cui lavorare e collaborare, di una community all’interno della quale ognuno può tirare fuori il meglio di sé e incoraggiare gli altri a fare lo stesso.