Formati di curriculum

La scelta del formato giusto per il curriculum è essenziale per presentarsi al meglio ai potenziali datori di lavoro. Questo blog esplora i tre formati principali: cronologico, funzionale e ibrido, analizzandone vantaggi e svantaggi per aiutarti a selezionare quello più adatto a te.
Paul Drury
Content writer / HR Specialist
Aggiornato il 25 giugno 2024

Scegliere il formato giusto per il tuo curriculum vitae è un passo cruciale nel processo di candidatura. No, non stiamo parlando di Word o PDF, ma di formato inteso come modalità di presentazione dei contenuti del curriculum seguendo una determinata struttura pensata per mettere in risalto i punti di forza del candidato.

Questa breve guida ti aiuterà nella scelta del formato più adatto in base al tuo background e al tipo di posizione a cui ambisci, analizzando nel dettaglio tre formati di curriculum più comuni: cronologico, funzionale e ibrido.

I formati di CV più utilizzati

Cronologico

Focus: esperienza lavorativa

Il formato cronologico è il formato più tradizionale, più conosciuto e più comunemente utilizzato. Questo formato si concentra sulle esperienze lavorative, elencandole in ordine cronologico inverso (ovvero partendo dalla più recente e andando a ritroso), e delineando la carriera del candidato in termini di anni d'esperienza e settore d'impiego. 

È ideale per chi ha un profilo professionale che combacia con i requisiti della posizione lavorativa e ha una carriera lineare e senza grandi lacune lavorative, poiché evidenzia la progressione e la crescita professionale nel tempo. Questo tipo di curriculum è particolarmente efficace per mostrare continuità lavorativa e avanzamenti di carriera.

  • formato standard, riconosciuto da tutti i datori di lavoro
  • di facile lettura poiché presenta le esperienze in ordine temporale
  • evidenzia la progressione di carriera
  • adatto per settori tradizionali dove la stabilità lavorativa è importante
No
  • evidenzia eventuali lacune lavorative
  • meno adatto per chi ha cambiato spesso lavoro o ha molte esperienze brevi
  • può risultare ripetitivo per chi ha molte esperienze simili
  • non valorizza al massimo le competenze trasversali o i successi fuori dal contesto lavorativo

Funzionale

Focus: competenze (o un’altra sezione chiave al di fuori dell’esperienza)

Il curriculum funzionale, diversamente dal cronologico, sposta il focus dalla sequenza temporale delle esperienze lavorative alla sezione che costituisce il vero punto di forza del candidato: le sue competenze. Sebbene il curriculum funzionale generalmente sinonimo di curriculum basato sulle competenze, nulla vieta di mettere in primo piano un altro punto di forza del candidato, al di fuori dell’esperienza, che sia maggiormente funzionale alla riuscita della sua candidatura: ad esempio, la sezione relativa alla sua formazione.

Questo tipo di curriculum è particolarmente adatto per chi svolge una professione tecnica o basata su un set di competenze specifiche, per chi ha lacune lavorative, sta cambiando carriera o non ha esperienze lavorative rilevanti per la posizione a cui si candida. È inoltre perfetto per lavoratori freelance e professionisti che desiderano mettere in evidenza le proprie abilità e progetti specifici, anziché una carriera lineare.

  • evidenzia le competenze trasferibili, indipendentemente da dove e quando sono state acquisite
  • minimizza le lacune lavorative, concentrandosi sulle abilità piuttosto che su eventuali periodi di inattività
  • ideale per cambi di carriera, permette di mettere in risalto competenze rilevanti per il nuovo settore
  • ideale per lavoratori freelance e professioni che richiedono un set di abilità specifiche
No
  • può sembrare meno concreto e meno verificabile per alcuni datori di lavoro
  • può risultare difficile da seguire per i datori di lavoro abituati al formato cronologico
  • non mette in risalto la progressione di carriera o la stabilità lavorativa
  • meno riconoscibile per i datori di lavoro dei settori più tradizionali

Ibrido o misto

Focus: esperienza e competenze

Per ultimo, abbiamo il curriculum ibrido o misto. Questo formato combina elementi del formato cronologico e di quello funzionale, mettendo in risalto sia le esperienze lavorative che le competenze. Se il curriculum cronologico è considerato tradizionale e quello funzionale alternativo, il curriculum ibrido è una via di mezzo, come suggerisce il nome: offre maggiore libertà nella strutturazione delle informazioni, permettendo di bilanciare le esperienze passate e i traguardi professionali con le competenze chiave acquisite.

È ideale per candidati desiderano presentare un quadro completo del proprio profilo professionale, mettendo sullo stesso piano di importanza esperienze e competenze. Il curriculum ibrido è inoltre particolarmente adatto per chi ha una carriera non lineare ma con competenze significative da evidenziare, permettendo una personalizzazione che risponde meglio alle esigenze specifiche della posizione desiderata, e per chi svolge una professione più tecnica che richiede tanta esperienza quante competenze.

  • offre un quadro completo del candidato, combinando vantaggi cronologici (timeline delle esperienze lavorative) e funzionali (competenze chiave)
  • flessibile e adattabile, facilita la personalizzazione in base alla posizione
  • adatto per candidati con esperienze diversificate e competenze rilevanti
No
  • può risultare troppo complesso o caotico se non ben strutturato, finendo per confondere il datore di lavoro
  • richiede più tempo per essere redatto, dovendo bilanciare esperienze e competenze
  • non sempre adatto per tutti i settori, soprattutto quelli più tradizionali

Altri formati

  • Curriculum europeo ed Europass 
    Il termine "curriculum europeo" è spesso associato al modello Europass, che adotta un formato tendenzialmente cronologico. Tuttavia, un curriculum europeo non è necessariamente sinonimo di Europass. Il termine si riferisce a un curriculum accettato in Europa, che può essere redatto in vari formati: cronologico, funzionale o ibrido. Tutti i modelli di cvapp.it sono accettati in Europa, offrendo una vasta gamma di opzioni per presentare le tue competenze e esperienze nel modo più efficace possibile.
     
  • Curriculum video o multimediale 
    Il curriculum video o multimediale è una presentazione visiva e interattiva delle tue qualifiche. In un video di 1-3 minuti, puoi parlare delle tue esperienze, competenze e motivazioni, offrendo un'impressione più personale e dinamica rispetto al tradizionale curriculum scritto. Questo formato è particolarmente utile per professioni creative, marketing, comunicazione, e ruoli che richiedono una forte presenza personale. Può essere integrato con elementi multimediali come slide, immagini, infografiche, collegamenti a un portfolio online o a un sito web professionale, ecc.
     
  • Curriculum creativo
    Il curriculum creativo è progettato per attrarre l'attenzione attraverso design innovativi e presentazioni uniche. Può includere elementi grafici, layout non convenzionali, e l'uso di colori e tipografie distintive. La creatività non riguarda quindi la struttura o la disposizione delle informazioni, motivo per cui un curriculum creativo può essere impostato secondo il formato cronologico, funzionale o ibrido. Questo formato è particolarmente adatto per professioni nei settori creativi come design, pubblicità, arte, e media, dove l'originalità e la capacità di pensare fuori dagli schemi sono altamente valutate. Un curriculum creativo può includere esempi visivi del lavoro del candidato, collegamenti a progetti online, e altri elementi che mostrano abilità artistiche e di design.

I contenuti del curriculum cambiano da formato a formato?

I contenuti del curriculum, suddivisi in sezioni, rimangono gli stessi indipendentemente dal formato scelto. Ciò che cambia da formato a formato è la quantità di dettagli forniti su ciascuna sezione e la loro organizzazione.

Intestazione

Tutti i curriculum iniziano con un’intestazione che mette in evidenza le informazioni personali e di contatto del candidato: 

  • nome e cognome, eventualmente seguiti da titolo di studio, settore o ruolo
  • indirizzo e-mail professionale (es. nome.cognome@gmail.com)
  • numero di telefono
  • indirizzo completo o città in cui risiedi 
  • link ai profili social professionali o altri contenuti web rilevanti (LinkedIn, sito web professionale, portfolio, ecc.)

Profilo professionale

La seguente sezione del curriculum, indipendentemente dal formato, consiste in un breve paragrafo (2-3 frasi) che metta in risalto le tue qualifiche e il tuo percorso, i tuoi obiettivi e la tua determinazione. Si tratta di un vero e proprio elevator pitch (discorso in cui si presenta un’idea o un progetto cercando di destare entusiasmo in pochi minuti) in risposta alla famigerata domanda da colloquio "Mi parli di lei".

Competenze

Per convincere un datore di lavoro della tua idoneità al ruolo per cui ti stai candidando, è cruciale evidenziare all’interno del curriculum il giusto mix di competenze tecniche ( hard skills) necessarie per il settore e la posizione per cui ti stai candidando e abilità innate e tratti caratteriali ( soft skills) che ti rendono il candidato ideale.

  • Nel curriculum cronologico, la sezione relativa alle competenze consiste in un elenco puntato di 6-9 competenze sotto forma di parole chiave, collocato al di sotto dell’esperienza lavorativa e dell’istruzione o al lato della pagina (se il layout scelto prevede una colonna laterale).
     
  • Nel curriculum funzionale o ibrido, la sezione delle competenze è solitamente la star ed è situata subito al di sotto del profilo, in modo da sottolinearne l’importanza. Anche in questo caso è possibile elencare le competenze sotto forma di parole chiave, ma è consigliato fornire più dettagli ed entrare nello specifico. La strategia migliore è quella di raggruppare le competenze affini: scegli delle parole chiave che identifichino ciascun gruppo di competenze e, al di sotto di esse o a fianco, elenca le diverse sotto-competenze, eventualmente accompagnandole da esempi (traguardi e risultati professionali, rimandi a certificazioni, ecc.).

Esperienza lavorativa

Elenca le tue esperienze lavorative in ordine cronologico inverso, ovvero partendo dall’ultima posizione ricoperta e andando a ritroso. Per ogni esperienza lavorativa elencata, indica il ruolo ricoperto, le date di inizio e fine impiego, il datore di lavoro e la sede.

  • Se hai optato per un curriculum funzionale, non dovrai dilungarti più di così. Il focus di questo formato, infatti, si discosta dall’esperienza lavorativa, che passa in secondo piano, per concentrarsi sul tuo punto di forza, sia esso il tuo set di competenze, la tua formazione o altro.
     
  • Al contrario, se stai scrivendo curriculum cronologico, questa sezione è la star e dovrà necessariamente essere dettagliata. Oltre alle informazioni di base sopra elencate, assicurati di includere:
    • una breve descrizione delle responsabilità chiave collegate a ciascun ruolo e del tuo apporto all'azienda;
    • un elenco puntato di traguardi o risultati professionali, esempi di come hai contribuito al raggiungimento degli obiettivi aziendali o delle mansioni rilevanti per la posizione alla quale stai puntando.
       
  • Se scegli il formato ibrido, limita i dettagli a una breve descrizione (1-2 frasi o punti elenco puntato) delle tue responsabilità per ciascun ruolo.

Istruzione e formazione

I requisiti formativi dipenderanno dalla posizione per cui ti stai candidando. Elenca, anche qui in ordine cronologico inverso, i tuoi titoli di studio, gli eventuali corsi di formazione, specializzazione o aggiornamento seguiti, le certificazioni ottenute, ecc. Ogni esperienza formativa è degna di essere menzionata, a patto che sia in qualche modo rilevante per il lavoro a cui ti stai candidando.

  • Curriculum cronologico: la sezione relativa a istruzione e formazione segue le esperienze lavorative.
     
  • Curriculum funzionale o ibrido: istruzione e formazione possono diventare il fulcro del CV a pari merito o ancor prima delle competenze, in ogni caso precedendo l'esperienza lavorativa. Questo è particolarmente indicato per lavori in cui la formazione formale è il requisito più importante, come nel caso di professioni regolamentate (ad esempio, medicina, ingegneria, legge) o se sei un neodiplomato o neolaureato alle prime armi. Mettere in evidenza l'istruzione prima dell'esperienza lavorativa può aiutare a bilanciare la mancanza di esperienza pratica con le qualifiche accademiche rilevanti.

Eventuali sezioni aggiuntive

Una volta compilate le sezioni fin qui elencate, il curriculum può considerarsi completo. Tuttavia, puoi decidere di includere delle informazioni aggiuntive che ritieni rilevanti, sempre e solo se contribuiscono a dimostrare che sei un ottimo candidato per la posizione in questione. Ad esempio: certificazioni, competenze linguistiche, attività o progetti, pubblicazioni, associazioni professionali, interessi personali, ecc.

  • Curriculum cronologico: le sezioni aggiuntive, seguiranno in coda al CV, rispettando la struttura lineare e progressiva del formato cronologico, dove il focus è sulle esperienze lavorative e le informazioni aggiuntive servono a completare il profilo del candidato.
     
  • Curriculum funzionale o ibrido: questi formati consentono di mettere in primo piano una delle sezioni aggiuntive a seconda del settore e delle competenze chiave richieste. Ad esempio, per chi lavora nel mondo accademico o della ricerca, i progetti e le pubblicazioni possono essere posizionati subito dopo le competenze, per evidenziare i contributi intellettuali e le attività di ricerca. Se operi nel campo linguistico o internazionale, potresti dare maggiore risalto alle tue competenze linguistiche, ai corsi di lingua o a esperienze all'estero, mettendoli prima delle esperienze lavorative per sottolineare la tua competenza interculturale e linguistica. Inoltre, per professioni creative, come il design o la pubblicità, una sezione su progetti e portfolio può essere strategicamente posizionata per mostrare immediatamente le tue capacità e il tuo stile.
Consiglio degli esperti

La regola d'oro per la scelta del formato di curriculum e per la disposizione delle sezioni è sempre e solo una: metti in primo piano i tuoi punti di forza!

Riassumendo: i 3 formati di CV a confronto per aiutarti a scegliere quello più adatto

  Cronologico Funzionale Ibrido
descrizione Si focalizza sulle esperienze lavorative, elencandole in ordine cronologico inverso (iniziando dalla più recente).  Si concentra sulle competenze e i punti di forza del candidato piuttosto che sulle esperienze lavorative. Combina elementi cronologici e funzionali, evidenziando sia le esperienze lavorative che le competenze.
vantaggi Facile da seguire per i datori di lavoro, evidenzia la progressione di carriera. Evidenzia le competenze trasferibili, minimizza eventuali lacune lavorative. Offre un quadro completo del candidato, flessibile e adattabile.
svantaggi Mette in evidenza eventuali lacune lavorative, meno adatto per chi non ha una carriera lineare. Può sembrare meno concreto, difficile da seguire per alcuni datori di lavoro e non adatto a tutti i settori. Può risultare troppo complesso se non ben strutturato.
tipologia di candidato Candidati con una carriera lineare e senza grandi lacune lavorative. Candidati con competenze specifiche o esperienze variegate, inclusi cambi di carriera. Candidati con esperienze di lavoro diversificate e competenze rilevanti.
consigliato per 
  • Professionisti con continuità lavorativa
  • Neolaureati con stage o tirocini rilevanti
  • Persone che desiderano evidenziare la progressione di carriera
  • Chi ha competenze specializzate
  • Candidati con cambi frequenti di lavoro
  • Lavoratori freelance
  • Chi ritorna al lavoro dopo una pausa prolungata
  • Chi non ha carriera lineare ma ha competenze significative da evidenziare 
  • Chi, oltre alle competenze, vuole mostrare anche la cronologia lavorativa

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