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Scritto da Rolf BaxRolf Bax

È arrivato il momento di cambiare carriera? Se sì, qual è la prossima mossa?

37 min. di lettura
È arrivato il momento di cambiare carriera? Se sì, qual è la prossima mossa?
Se sei stanco o insoddisfatto del tuo lavoro, potrebbe essere arrivato il momento di cambiare carriera. Questo articolo ti aiuterà a capire se è ora di abbandonare il tuo vecchio lavoro e dare una scossa alla tua carriera.

Introduzione

Crescendo, pensiamo che molte delle decisioni relative alla nostra vita possano aspettare. A quale scuola andare, chi sposare, se avere figli, dove vivere, tutte le cose che hai deciso di rimandare... possono aspettare, almeno per un po', ma la scelta di una carriera professionale? A quest'ultima devi iniziare a pensarci presto, forse fin troppo presto.

Ehi tu, ora che sei un adolescente, hai deciso cosa vuoi fare con il RESTO DELLA TUA VITA?

Con la pressione di dover decidere quale carriera intraprendere mentre si è ancora sui banchi di scuola, non c'è da stupirsi se poi molti di noi finiscono col buttarsi nella carriera sbagliata. Infatti, secondo uno studio dell'Università di Phoenix (Arizona, USA), il 58% degli adulti intervistati, di cui l'86% sui vent'anni, è interessato a cambiare carriera. Essere combattuto su ciò che vuoi fare con il resto della tua vita è assolutamente normale e non c'è da vergognarsi se decidi di voltare le spalle a una carriera che non fa per te.

All'interno di questa guida, esamineremo cosa comporta un cambio di carriera, come capire se è il momento giusto per cambiare carriera e quali ne sarebbero i vantaggi e, infine, se è mai troppo tardi per dare una svolta alla tua carriera.

Prima di dare una risposta a tutti questi quesiti, apriamo questa guida con un breve quiz.

"Dovrei cambiare lavoro?" – il quiz per scoprirlo!

Ogni lavoro ha i suoi alti e bassi. Ci saranno sempre dei giorni in cui ti sentirai stressato o disinteressato, o in cui avrai semplicemente voglia di startene a letto a guardare Netflix (a chi non è capitato?!). Tuttavia, quando le "giornate no" iniziano a diventare una costante, fermati un attimo a riflettere sul fatto che, in media, passiamo più tempo a lavorare rispetto a qualsiasi altra attività, spesso persino a dormire. Per questo, lo devi a te stesso e alla tua salute mentale di porti la seguente domanda: è arrivato il momento di un nuovo inizio?

Questo breve quiz ti aiuterà a calcolare gli alti e bassi della tua attuale carriera.

Come capire se sei pronto per una nuova carriera

Se ti senti di aver raggiunto il limite nella tua carriera attuale, il passo successivo è decidere se è arrivato il momento di cercare una nuova posizione all'interno dello stesso settore o perseguire una nuova carriera.

Se uno qualsiasi dei segnali elencati di seguito fa scattare un campanello d'allarme, allora un cambiamento di carriera potrebbe fare al caso tuo. Nel caso in cui ti identifichi in tutti i seguenti campanelli d'allarme, sei quasi sicuramente nella professione sbagliata.

Sei annoiato

In media, ciascuno di noi dedica 90.000 ore della propria vita al lavoro. Sono davvero troppe ore da passare ad annoiarsi! Non c'è scritto da nessuna parte che il lavoro debba per forza essere monotono: può essere coinvolgente, interessante ed appagante. Una volta pensionato, potresti pentirti amaramente di aver sprecato così tanto tempo a svolgere sempre le stesse mansioni, di settimana in settimana e di anno in anno, per la stessa paga e senza alcuno stimolo.

Non stai progredendo

Quando è stata la tua ultima promozione? E per quanto riguarda le tue competenze – impari regolarmente cose nuove? Considerando il ritmo sempre più incalzante del progresso tecnologico, se non sei riuscito ad inserire nel tuo curriculum delle nuove qualifiche o competenze pratiche, probabilmente non stai progredendo abbastanza velocemente.

Il tuo stipendio non è aumentato

Per quanto i soldi non facciano la felicità, dovresti sempre essere adeguatamente compensato per il tuo lavoro. Un semplice aumento finalizzato a rispettare le leggi sul salario minimo non è abbastanza: il tuo salario dovrebbe aumentare di pari passo con il ruolo ricoperto all'interno dell'azienda e gli anni d'impiego. Se non riesci nemmeno a ricordarti quand'è stata l'ultima volta che hai ricevuto un aumento, è molto probabile che tu non stia guadagnando quanto ti meriti.

Inoltre, ricordati che il tasso d'inflazione aumenta ogni anno, quindi, tecnicamente, non ricevere un aumento equivale a subire un taglio dello stipendio!

Per farti un'idea di quanto dovrebbe essere il tuo stipendio in base alla professione e al luogo/anni d'impiego, dai un'occhiata ai dati sugli stipendi raccolti da Payscale.

Sei sovraccarico di lavoro

Se ti viene chiesto di svolgere mansioni aggiuntive o di lavorare ore in più, senza ricevere nulla (o quasi) in cambio, significa che il tuo datore di lavoro ti dà per scontato. Lavorare fino a tardi o durante il fine settimana è accettabile solo se avviene una volta ogni tanto e, soprattutto, se ti pagano gli straordinari o se sei appassionato del tuo lavoro. Ma se lavori più di 40 ore alla settimana e, potendo scegliere, lavoreresti volentieri meno, ricordati che essere sovraccarico di lavoro o sull'orlo di un esaurimento non ti aiuterà di certo a restare innamorato del tuo lavoro.

Non stai sfruttando le tue competenze

Se hai studiato per diventare uno sviluppatore web, ma sei finito a imballare scatoloni per guadagnarti da vivere, stai sicuramente sprecando il tuo talento.

Capita spesso che ciò in cui ti sei formato non sia esattamente quello che vorresti fare nella tua vita. Ma se hai un particolare set di competenze che ti piacerebbe impiegare e il tuo attuale lavoro non ti permette di farlo, trova una carriera in cui queste competenze siano valorizzate.

La tua azienda è in crisi

Se l'azienda per la quale lavori è in crisi, ce ne saranno le tracce. Quando i dipendenti iniziano ad essere licenziati e le operazioni snellite, è tempo per alcuni di crearsi opportunità all'interno dell'azienda e per altri di andarsene. Alcune aziende hanno successo, altre falliscono e, almeno nella maggior parte dei casi, non è colpa tua.

Il tuo settore è in crisi

Se l'azienda per cui lavori è in crisi poiché l'intero settore è in calo, potrebbe essere il momento perfetto per un cambiamento di carriera. Le crisi settoriali sono e saranno sempre una costante del mondo in cui viviamo: settori fiorenti nel passato, non sempre lo saranno in futuro. I più fortunati sono coloro che sono impiegati nei settori in evoluzione e che sono in grado di vedere i segni premonitori prima che sia troppo tardi.

Non sopporti il tuo capo

Spesso, non si tratta di lasciare un lavoro in sé, ma di lasciarsi alle spalle dei terribili datori di lavoro. Se non ti piace il tuo capo – e la cosa sembra essere reciproca – finirai per odiare il tuo lavoro e non riuscirai mai a dare il meglio di te.

La vita è troppo breve per passarla ad essere frustrati a causa del lavoro. Esistono un sacco di datori di lavoro straordinari a questo mondo che non aspettano altro di conoscerti!

Il fatto di aver cambiato spesso lavoro non è necessariamente un ostacolo
Il fatto di aver cambiato spesso lavoro non è necessariamente un ostacolo

Stress da lavoro: soffri di burnout?

L'esaurimento psicofisico connesso al lavoro, conosciuto come sindrome da burnout (o semplicemente burnout), è una vera e propria malattia. È molto più di un semplice "uffa, oggi non ho proprio voglia di lavorare" e può influire seriamente sul tuo benessere emotivo, fisico e mentale.

Secondo David Ballard, membro dell'Associazione Americana di Psicologia (APA), il burnout può essere definito come "un periodo prolungato di tempo in cui l'individuo lamenta stanchezza e apatia, risultanti in un calo delle prestazioni lavorative".

In un articolo per Forbes, il Dott. Ballard ha individuato 10 segnali che ti permetteranno di capire se sei vittima del burnout.

  1. Sfinimento
  2. Mancanza di motivazione
  3. Frustrazione, cinismo ed altre emozioni negative
  4. Problemi cognitivi
  5. Calo delle prestazioni lavorative
  6. Problemi interpersonali a casa e sul lavoro
  7. Mancata cura di se stessi
  8. Preoccuparsi per il lavoro anche quando non si è al lavoro
  9. Generale diminuzione della soddisfazione
  10. Problemi di salute

Se ti riconosci in questi sintomi, un cambiamento di carriera potrebbe fare al caso tuo.

Cosa causa il burnout?

Il burnout lavorativo può essere causato da una serie di fattori, tra cui:

  • Aspettative dei datori di lavoro poco chiare – non sapendo bene cosa i capi si aspettino da te, continui a cercare di colpire bersagli in movimento;
  • Diverso sistema di valori – il modo in cui l'azienda conduce i propri affari non è in linea con i tuoi valori morali e professionali;
  • Mancanza di interesse per il lavoro che svolgi – sei annoiato, disinteressato o ritieni che le tue competenze non vengano valorizzate;
  • Isolamento – il clima lavorativo in cui ti trovi non fornisce alcun supporto sociale, feedback o riconoscimento;
  • Conflitto lavoro/vita privata – citando il famoso proverbio inglese, "all work and no play makes Jack a dull boy", ovvero "tutto lavoro e niente svago rendono Jack un ragazzo annoiato". In altre parole, lavori così tanto da non trovar tempo per la famiglia e gli amici;
  • Colleghi disfunzionali – sei stato oggetto di bullismo, sabotaggio o manipolazioni da parte del tuo capo o di altri membri del tuo team.

Se, dopo aver letto questo elenco, pensi di soffrire o essere a rischio di burnout, ecco alcuni suggerimenti che potrebbero aiutarti:

  • Prenditi un paio di giorni per staccare la spina. Non starci a pensare troppo, autoconvincendoti di dover pianificare chissà che vacanza per prenderti del tempo libero. Anche un solo giorno di riposo a casa può fare miracoli!
  • Fai una lista di tutti i fattori problematici che contribuiscono al tuo burnout e pensa a un piano d'azione per porvi rimedio.
  • Rivolgiti a un professionista. Sia che ciò significhi fissare un appuntamento con un terapista o contattare un career coach, esistono persone specializzate nell'aiutarti a superare il tuo burnout e accompagnarti nella tua ricerca di un maggiore equilibrio.
  • Rifletti sul fatto che un nuovo lavoro o un drastico cambio di carriera potrebbero essere gli unici modi per evitare dei seri danni psicofisici.

Il burnout si può superare con l'aiuto di un sistema di supporto, dell'esercizio fisico, migliori abitudini di sonno e un equilibrio più flessibile tra vita privata e lavorativa. Tuttavia, se noti di non essere l'unico a soffrire di burnout all'interno dell'azienda o, in particolare, del tuo team, è molto probabile che il problema non sia tu, ma piuttosto che la cultura aziendale o il settore in cui sei impiegato non rispecchino la tua idea di ambiente lavorativo ideale.

I vantaggi di cambiare carriera

Finora ci siamo concentrati esclusivamente sui motivi per i quali potresti voler allontanarti il più possibile dalla tua attuale carriera... oppure no, a seconda dei casi.

Ma cosa ci guadagneresti?

Perché, diciamocelo, cambiare carriera non è proprio come cambiarsi la biancheria intima. È un grande passo e può far paura. Un po' come cambiare la propria situazione sentimentale su Facebook, ma peggio ancora.

Ti cambia la vita. Fortunatamente, basta dare un'occhiata ai vantaggi che ne derivano per rendersi conto che è una decisione che vale la pena prendere. La tua carriera è qualcosa che vale la pena scegliere deliberatamente e con cognizione di causa, altrimenti rischi di sminuirti e deprezzarti, finendo col guadagnare infinitamente meno di quanto ti spetterebbe e perdendo anni ed anni di preziose esperienze lavorative che non potrai mai recuperare.

Realizzare il tuo potenziale

Contrariamente a quanto molti vorrebbero farti credere, è possibile avere un lavoro che ti renda felice. Come? Scegliendo un lavoro che ti permetta di soddisfare il tuo potenziale. Magari sei un leader nato, ma non hai mai avuto l'occasione di dimostrarlo, o hai uno spiccato senso dello stile e una passione per il design che aspettano solo l'opportunità giusta per sbocciare.

Cambiando carriera, avrai finalmente la possibilità di realizzare le tue ambizioni – quelle ambizioni che hai accantonato tempo per mancanza di opportunità favorevoli.

Mettere a frutto le tue competenze

Il tuo primo lavoro non sempre è quello che meglio si addice alle tue competenze e abilità. Secondo uno studio pubblicato sul Guardian, circa un laureato su tre finisce per non essere all'altezza dei lavori che trova dopo aver concluso l'università.

Ciò significa che questa percentuale di laureati si ritroverà ad affrontare prospettive più scarse e a doversi accontentare di guadagni inferiori rispetto a coloro che abbiano ricevuto dei consigli di carriera mirati e redatto un curriculum vitae che metta in risalto le loro competenze. Tuttavia, spesso non ci si rende conto che una determinata carriera non è quella giusta, finché non ci si è dentro.

Prenditi tutto il tempo necessario per identificare le tue competenze e soppesare i tuoi punti di forza. In cosa ti sei specializzato? Che tipo di lavoro vorresti fare? Cosa ti viene facile fare? 

Individua la carriera che vuoi intraprendere e guida la tua ricerca lavorativa basandoti sulle tue abilità. Quindi, concentrati su come presentare le tue competenze in modo tale da convincere i datori di lavoro del fatto che sei il candidato ideale.

Sviluppare nuove competenze

Uno dei più grandi vantaggi di cambiare carriera è avere la possibilità di sviluppare nuove competenze. Se il fatto di "saltare" da un lavoro all'altro potrebbe non fare una buonissima impressione, ci penseranno le diverse competenze acquisite grazie a ciascun lavoro a farlo.

Qualunque sia la tua professione, cambiando lavoro potrai acquisire nuove soft skills da mettere a frutto nella tua nuova carriera. Tra le soft skills rientrano: abilità comunicative, time management, etica del lavoro, problem solving, lavoro di squadra e flessibilità.

Inoltre, potrai avere l'occasione di sviluppare anche una serie di hard skills – ovvero di abilità necessarie per svolgere un determinato lavoro – come, ad esempio, la programmazione informatica, la lavorazione meccanica, l'analisi dei dati o il marketing digitale.

Infine, ricorda che imparare cose nuove aumenta la fiducia in se stessi e aiuta a progredire. 

Espandere il tuo network

Un nuovo lavoro va di pari passo con nuovi colleghi, persone che potrebbero ispirarti, supportarti, farti da guida e insegnarti nuove cose. Lavorare all'interno di un nuovo team ti aiuterà a crescere non solo a livello professionale, ma anche a livello personale, liberandoti da quel senso di stagnazione derivante dall'essere bloccato tra colleghi che non condividono le tue stesse ambizioni di carriera.

Guadagnare di più

Cambiare lavoro puramente per una questione di soldi potrebbe non rivelarsi la miglior strada per il successo ma, diciamocelo, essere pagati di più non guasta mai.

Secondo i dati raccolti dal Bureau of Labor Statistics (un'unità del Dipartimento del Lavoro degli Stati Uniti), cambiando lavoro, il dipendente medio può arrivare a guadagnare fino al 20% in più. Ora, confronta questa percentuale con il misero aumento salariale medio del 3% registrato dai lavoratori che decidono di non cambiare professione.

Si è mai troppo vecchi per cambiare carriera?

Dopo aver preso in considerazione i vantaggi di cambiare lavoro e le tue specifiche ragioni per farlo, un cambiamento di carriera potrebbe sembrare un gioco da ragazzi, no?

Fermi tutti. Ecco che fa capolino la solita questione dell'età: sono troppo vecchio per cambiare carriera? No. Assolutamente no. Non sei affatto vecchio per un cambiamento di carriera, perché non si è mai troppo vecchi.

La semplice nozione che la nostra carriera sia controllata da un timer e che, una volta scattata una certa età, sia troppo tardi per cambiare rotta è del tutto ridicola. Siamo stati cresciuti con l'idea che, una volta lasciata la scuola, si debba già sapere con certezza cosa fare con il resto della propria vita: in poche parole, se scegli la strada sbagliata da giovane, sei fregato.

Che assurdità! Se vuoi cambiare carriera, fallo!

La fascia d'età più colpita dai "mi dispiace, temo sia davvero troppo tardi per allontanarti dalla carriera che hai scelto" è quella compresa tra i 30 e i 40 anni. L'opinione comune è che, se hai tra i 30 e i 40 anni, cambiare carriera equivale a buttar via tutti gli anni e le energie investite per arrivare dove sei ora.

Questo è un perfetto esempio di "costo irrecuperabile" – il tempo e l'energia li hai già spesi, inutile rimuginarci! Seguire l'opinione comune, infatti, potrebbe rivelarsi estremamente deleterio

Cosa ci guadagni a restare bloccato in una carriera che odi per il semplice fatto che ormai sono anni che stai facendo quello?

Non ha senso! Quindi, cerchiamo di dissipare i miti che circondano il cambio di carriera.

Cambiare carriera a 30 anni

Il 66% degli adulti sui 30 anni è interessato a cambiare carriera.

Ipotizziamo che tu abbia 30 anni e che andrai in pensione a 65. Ciò significa che hai ancora 35 anni da investire in una nuova carriera, che è più del tempo che hai trascorso finora su questo pianeta!

Cambiare carriera a questo punto della tua vita non ti rende "merce danneggiata" agli occhi dei datori di lavoro, anzi, ti dà un forte vantaggio. A quest'età, possiedi il mix perfetto tra esperienza e giovinezza.

Secondo il  sondaggio sulle prospettive lavorative Job Outlook,condotto dalla NACE, il 91% dei datori di lavoro predilige candidati con esperienza lavorativa alle spalle. A 30 anni, con uno o più impieghi all'attivo, puoi di certo dire di avere esperienza. Nello stesso sondaggio è emerso che il 26% dei datori predilige candidati con esperienza lavorativa di qualunque tipo e per il 44% non fa alcuna differenza come essa sia stata acquisita.

La riprova del fatto che cambiare carriera a 30 anni è una possibilità reale ce la fornisce Jeff Bezos, il quale, all'età di 30 anni, vantava una carriera lucrativa come scienziato informatico a Wall Street. A un anno di distanza, decise di passare all'e-commerce e... lanciò Amazon. Non è stata una scelta poi così stupida, o no?

Anche Sara Blakely, dopo i 20 anni, passò circa sette anni a vendere articoli per l'ufficio porta a porta finché, nel 2000, decise di mettersi in proprio vendendo collant senza piede. Facciamo un salto ad oggi e la sua attività, Spanx, ha un fatturato annuo di oltre 250 milioni di dollari.

Quando, nel 1997, Terry Crews lasciò la NFL all'età di 29 anni, si ritrovò al verde e si vide costretto a lavorare come spazzino. Due anni dopo, ottenne una parte in uno show in onda su diversi network televisivi. Nel 2002, a distanza di tre anni, la sua carriera di attore è decollata grazie al film Friday After Next. Oggi, Terry è uno degli attori più conosciuti a livello internazionale, nonché il volto delle cliccatissime pubblicità del brand americano di prodotti per la cura del corpo maschile Old Spice!

Cambiare carriera a 40 anni

Il 60% degli adulti sui 40 anni è interessato a cambiare carriera.

È una possibilità realistica? Quei 10 anni in più fanno tanta differenza? Assolutamente no.

Una delle maggiori preoccupazioni legate a un cambio di carriera in questa fase della propria vita è di essere considerati meno produttivi rispetto a candidati più giovani. Falso!

Uno studio condotto dalla Society for Human Resource Managementnon ha trovato alcun legame tra l'avanzare dell'età e la produttività.

Un altro mito legato al cambio di carriera a quest’età è che si è troppo vecchi per essere assunti.

Prima di tutto, a 40 anni non si è vecchi. In secondo luogo, esistono leggi che impediscono la discriminazione per motivi di età. Un datore di lavoro dovrebbe assumerti per il tuo carattere, le tue competenze e la tua capacità di svolgere il lavoro richiesto. Ciò che gioca a tuo favore è che, a 40 anni, hai esperienza da vendere.

Alla fin della fiera, i datori di lavoro cercano dei buoni lavoratori che abbiano maturato un'esperienza rilevante. Se ti rivedi in questa descrizione, allora i tuoi 40 anni poco importano nel processo di assunzione. Resta il fatto che cambiare carriera non è facile. Se la tua decisione di cambiare carriera può dimostrare qualcosa ai responsabili delle assunzioni, è che sei un a persona proattiva, che affronta i problemi a testa alta e non è solo interessata alla busta paga.

In un post per Career Intelligence, la career coach Bettina Seidman di SEIDBET ha elencato alcune dei valori aggiunti che gli over 40 alla ricerca di lavoro hanno da offrire:

  • I lavoratori con più di 40 anni sono molto istruiti
  • Sono più in salute che mai
  • Si impegnano ad eseguire un lavoro di qualità
  • Hanno pazienza, competenza, maturità e stabilità
  • Hanno maturato molta esperienza
  • Le loro connessioni potrebbero tornare utili al datore di lavoro
  • Sono grandi mentori
  • Il tasso di ricambio del personale è più basso tra gli impiegati over 40
  • Non stanno maturando esperienza solo per poi passare ad un altro datore di lavoro

Sommando il tutto, per come la vediamo noi, sei un gran bel candidato! Diamo un'occhiata a un paio di esempi tratti dalla vita vera: 

Vera Wang era una pattinatrice artistica e giornalista prima di decidere di cambiare del tutto strada e diventare una stilista di abiti da sposa all'età di 40 anni. Oggi, è una delle stiliste più richieste al mondo.

Prima di diventare conduttrice televisiva e comica, Joy Behar è stata un'insegnante di inglese del liceo fino all'età di 40 anni. Perché ha rinunciato alla sua carriera da insegnante pur avendo un master in scienze della formazione? Per usare le sue parole, "molto semplicemente, non volevo più fare quello".

E per finire, Harland Sanders aveva 62 anni quando, nel 1952, diede vita alla catena di negozi in franchising conosciuta con il nome di Kentucky Fried Chicken (KFC). Prima di questa svolta di carriera, Harland lavorava come ferroviere e addetto alle stazioni di servizio.

Quando si tratta di lavoro, l'età non è altro che un numero!

3 consigli per cambiare carriera a 30 o 40 anni

1. Fai un'autovalutazione

Il segreto per trovare la carriera giusta in questa fase della tua vita è imparare a conoscerti. Prendi un bloc-notes e inizia ad elencare i tuoi interessi, i tratti distintivi della tua personalità, le tue ambizioni e la tua etica del lavoro. Così facendo, dovresti riuscire a identificare una serie di occupazioni in linea con il tuo profilo personale.

Una volta fatto, analizza ogni occupazione nel dettaglio. Informati sulle mansioni da svolgere, la formazione necessaria e lo stipendio. Valuta i pro e i contro di ciascuna occupazione e decidi quale carriera fa per te.

Meglio ancora, cerca un career coach nella tua zona e inizia a rispolverare il tuo curriculum.

2. Adatta il tuo curriculum e la lettera di presentazione

I datori sono alla ricerca di candidati in grado di lasciare il segno. E giudicheranno se sei la persona che fa al caso loro in base al tuo curriculum.

Cerca dei punti di intersezione tra la tua attuale esperienza lavorativa e le competenze necessarie a svolgere il nuovo lavoro,  mettendoli in evidenza nel tuo curriculum.

Ad esempio, se vuoi intraprendere una carriera nel mondo degli affari o nello sviluppo internazionale, competenze quali comunicazione, negoziazione e lingue straniere potrebbero rivelarsi fondamentali. Se hai trascorso la prima parte della tua carriera nel settore delle vendite, allora comunicazione e negoziazione sono competenze trasferibili che hai sicuramente acquisito.

In tal caso, puoi metterle in risalto quantificandole:

  • Ho contribuito ad aumentare i ricavi aziendali del 44% nel giro di tre anni.
  • Ho condotto il mio team a cifre di vendita elevate, assicurando all'azienda contratti del valore di oltre 4 milioni di euro in soli quattro anni.

Per ciascuna esperienza lavorativa precedente, concentrati sulle competenze che possono interessare i nuovi datori di lavoro.

Lo stesso vale per la lettera di presentazione. Adattala in modo tale da rendere le competenze evidenziate all'interno del curriculum il tuo punto di forza. Sii conciso, metti in relazione la tua esperienza con il ruolo per il quale ti stai candidando e dimostra che le tue competenze fanno di te il candidato ideale.

Per mettere a punto il tuo curriculum e la tua lettera di presentazione, dai un'occhiata a questi post:

Come scrivere una lettera di presentazione di successo

3. Rispolvera le tue abilità colloquiali

Probabilmente sarà passato un po' di tempo dal tuo ultimo colloquio di lavoro e, oltretutto, ciò che si è dimostrato vincente per un colloquio in un determinato settore potrebbe non funzionare in un settore diverso. Per prima cosa, rispolvera le tue abilità colloquiali, sia per un colloquio telefonico che per un faccia a faccia.

  • Memorizza il tuo curriculum – ti verranno fatte delle domande al riguardo e le tue risposte dovranno combaciare.
  • Non parlare male del tuo attuale lavoro – di' piuttosto che ti ha dato la possibilità di imparare molto, ma che ora sei pronto per una nuova sfida.
  • Informati meticolosamente sull'azienda e sulla posizione lavorativa prima del colloquio – assicurati di sapere tutto quello che c'è da sapere.
  • Prepara in anticipo le domande da chiedere durante il colloquio.
  • Mantieni il contatto visivo, cerca di non agitarti troppo e di sorridere (anche se si tratta di un colloquio al telefono!).
  • Una volta fatto il colloquio, manda una mail ringraziando per l'opportunità ricevuta.

Dai un'occhiata alla nostra lista delle cose da (non) fare durante un colloquio di lavoro così da non incespicare sul momento.

Come cambiare carriera quando non hai molta (o nessuna) esperienza

Uno dei più grandi freni inibitori che ci blocca nel perseguimento di una nuova carriera è quel "si richiede esperienza in un ruolo simile" nell'annuncio di lavoro.

Cosa puoi fare nel caso la carriera che vuoi perseguire richieda esperienza che non hai?

Innanzitutto, non perdere la speranza.

Christine Chun, oggi designer del prodotto e content creator su YouTube, ottenne il lavoro dei suoi sogni nel campo dell'User Experience Design senza avere un titolo di studio pertinente né alcuna esperienza. Anzi, prima di buttarsi in questo campo, si era laureata in chimica e aveva lavorato in qualità di community manager in un'azienda che si occupava della cura della pelle.

In un post su Medium, che vale davvero la pena leggere, Christine spiega come ha fatto a dare una svolta alla sua carriera. La morale della sua storia è che l'esperienza non è tutto ed esistono modi per convincere i datori di lavoro che sei proprio quello che stanno cercando – anche se, a un primo sguardo, non sembrerebbe.

1. Ridefinisci la tua esperienza

Ribadendo quanto accennato prima: impara a vendere le tue competenze.

Torniamo all'esempio di prima: se stai lasciando un lavoro nel settore vendite per intraprendere una carriera nello sviluppo internazionale, ricordati che, grazie alla tua esperienza, hai imparato l'arte della negoziazione e della comunicazione. Molto probabilmente, ci saprai anche fare coi numeri.

Quindi, ora, il tuo compito è quello di quantificare queste competenze in modo da farle saltare all'occhio. Per farlo, utilizza numeri, statistiche e traguardi. Se sei stato in grado di negoziare con successo contratti di vendita, parlane. Se hai formato dei colleghi nell'arte della comunicazione finalizzata alle vendite, fai in modo di mostrare il tuo talento e le tue capacità di leadership.

Se, invece, non hai ancora accumulato abbastanza esperienza lavorativa, metti l'accento sulla tua formazione, concentrandoti sui tuoi titoli di studio e su eventuali corsi di formazione rilevanti per la posizione.

Dai un'occhiata alla nostra guida su  come scrivere un curriculum che non faccia schifo.

2. Potenzia il tuo curriculum con corsi online

I corsi online sono un ottimo modo per potenziare il tuo curriculum con competenze rilevanti. Esistono centinaia di corsi che puoi seguire nel tuo tempo libero, ottenendo una certificazione ufficiale una volta conclusi. Così facendo, non solo aumenterai le tue competenze, ma mostrerai anche ai datori di lavori di esser desideroso di imparare cose nuove.

Dai un'occhiata alla lista dei 50 migliori corsi online gratuiti di tutti i tempi stilata da FreeCodeCamp.

3. Fai volontariato

Fare volontariato potrebbe essere un modo veloce per acquisire esperienza lavorativa nel settore in cui vorresti trasferirti. Inoltre, potrebbe anche aiutarti a convincere te stesso e spingerti a fare questo grande passo. Se sei indeciso sul fatto di cambiare carriera, sappi che spesso è la paura dell'ignoto a rendere questa decisione così difficile. Con un’esperienza di volontariato puoi provare in prima persona come sarebbe una carriera in un settore diverso.

Ipotizziamo che, al momento, tu stia lavorando nel marketing, ma che il tuo sogno sia di lavorare in una clinica veterinaria. Fare il volontario in un rifugio per animali ti aiuterà a farti un'idea di come sia lavorare con gli animali. Inoltre, farai vedere ai datori di lavoro di essere una persona che si interessa agli animali e alla comunità, al punto di rinunciare al proprio tempo libero.

4. Immergiti nella tua rete di contatti

Chi tra i tuoi contatti potrebbe essere in grado di rispondere alle domande che ti stai ponendo sulla nuova carriera o aiutarti a trovare una posizione aperta? Mettiti in contatto con amici, familiari, ex colleghi, quel ragazzo a cui hai inviato una richiesta di amicizia su Facebook dopo aver chiacchierato alla festa del tuo amico quella volta – c'è una buona possibilità che qualcuno conoscerà qualcun'altro che potrà mettervi in contatto con la persona giusta.

In più, conoscere qualcuno che possa farti da garante non ha prezzo: il 73% dei datori di lavoro ammette che le referenze hanno un impatto significativo sulla decisione di assumere o meno qualcuno.

5. Preparati a ricominciare

Cambiare carriera senza avere esperienza ti costringerà a fare un passo indietro. Potresti infatti ritrovarti a ricoprire una posizione inferiore rispetto al tuo attuale lavoro e, quasi sicuramente, dovrai accontentarti di uno stipendio più basso.

Ma sai cosa? A costo di suonare come l'ennesima frase motivazionale, fare un passo indietro spesso è il modo migliore per andare avanti. È vero, dovrai dare prova di te stesso, dimostrando di saper fare cose che ti sembreranno basilari o, talvolta, addirittura banali. Ma non disperare, ora che stai seguendo la tua strada, avanzare di carriera potrebbe rivelarsi più facile e veloce di quanto credi.

Tirando le somme sul cambio di carriera

Se ti senti triste, disinteressato o insoddisfatto nel tuo lavoro attuale, un cambio di carriera potrebbe essere la giusta cura, ma devi mettere in conto una pianificazione ponderata, rischi e lavoro di gomito.

Potresti essere stufo del tuo lavoro e pensare che sia arrivato il momento di pensare in maniera più strategica alla tua carriera. I campanelli d'allarme includono noia, mancato avanzamento di carriera, sovraccarico di lavoro, scarso interesse per il tuo settore o segni di burnout. Tutti questi sono segnali del fatto che è necessario fare un passo indietro e analizzare la situazione.

Prenditi qualche giorno libero, fai qualche ricerca online e il quiz che trovi qui sopra, rispolvera il tuo curriculum e cerca di mettere a fuoco quali sono veramente i tuoi obiettivi e le tue ambizioni. Sono in linea con il tuo impiego o la tua carriera attuale? Forse hai solo bisogno di un nuovo lavoro all'interno dello stesso settore invece di un vero e proprio cambiamento di carriera.

Invece, se vuoi passare a una nuova carriera, adatta il curriculum e la lettera di presentazione in modo da evidenziare le tue abilità trasferibili in linea con il nuovo percorso lavorativo. Valuta la possibilità di seguire corsi online o fare volontariato per acquisire esperienza nel tuo settore d'interesse.

E, soprattutto, non aver paura di fare un passo indietro – a lungo termine, potrebbe rivelarsi la mossa vincente. Dopotutto, si tratta di una decisione che ti cambia la vita.

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