Come strutturare al meglio una lettera per Bibliotecario/a
Spesso è più facile esporre le proprie argomentazioni e raccontare la propria storia partendo da una struttura ben definita.
Le sezioni che compongono la "scaffalatura" della tua lettera di presentazione sono le seguenti:
- Intestazione
- Formula di saluto
- Introduzione
- Corpo della lettera
- Conclusione
- Formula di chiusura e firma
L'intestazione della lettera di presentazione
L'intestazione della lettera di presentazione – in cima al documento o in una colonna laterale – deve contenere le tue informazioni personali e di contatto: nome, cognome, numero di telefono, e-mail ed eventuali link ai profili social. Lo scopo principale di questa sezione è far sì che le tue informazioni di contatto siano individuabili a colpo d'occhio, così che il potenziale datore di lavoro possa contattarti subito qualora lo desideri, senza dover andare a cercare altrove (curriculum, mail).
La formula di saluto: l'incipit della tua lettera di presentazione
Da buon bibliotecario/a, saprai benissimo che le parole hanno il potere di lasciare il segno. La nostra mente funziona in modi misteriosi e una sola parola può generare e alterare opinioni e prospettive.
Insomma, aprendo la lettera con il saluto sbagliato rischi di compromettere l'immagine che il lettore si sta facendo su di te. Mentre un "Ciao" potrebbe essere visto come troppo informale o irrispettoso, con il classico "Gentile Sig./Sig.ra Cognome" non sbagli mai (appurato che il cognome sia quello giusto). Cerca sempre di rivolgerti direttamente alla persona che si occupa del processo di selezione e assunzione; qualora non riuscissi a trovare quest'informazione nell'annuncio o online, puoi sempre chiamare e chiedere o indirizzare la tua lettera all'intero team di futuri colleghi.
L'introduzione della lettera di presentazione
L'incipit di ogni grande opera letteraria serve ad ambientare la scena e far entrare il lettore nel vivo del racconto. Ogni grande scrittore è in grado di suscitare emozioni profonde con una manciata di parole.
Ed è proprio questo l'obiettivo dell'introduzione della tua lettera di presentazione. Vai dritto al punto della tua candidatura: perché sei la persona giusta per il ruolo di bibliotecario/a? Quali sono i punti salienti della tua esperienza in grado di convincere il datore di lavoro del fatto che sei la giusta persona da assumere? Scrivi un breve paragrafo d’impatto che risponda a queste o altre domande salienti, mettendo in risalto le qualità più rilevanti per la posizione.
Gentile Sig. Venturi,
Dopo aver lavorato per sette anni come educatrice e bibliotecaria presso La biblioteca dei bambini di Bologna, sono pronta per una nuova sfida: entrare a far parte del vostro team e aiutarvi a sviluppare progetti intra e interbibliotecari, attività ed eventi rivolti ai più piccoli.
Il corpo della lettera
Il corpo della lettera di presentazione conterrà gli aspetti più avvincenti della tua carriera professionale. Qui, hai tutto lo spazio per approfondire gli aspetti più importanti della tua esperienza formativa e lavorativa, esponendo i traguardi raggiunti e i risultati ottenuti con un linguaggio che faccia trasparire la tua personalità. Il modo in cui ti racconti dice molto di te; partendo da una pagina bianca, trova le parole giuste per descrivere chi sei e di cosa sei capace, con un tono sicuro e convincente.
Riporta degli esempi che dimostrino la tua capacità di gestire le diverse situazioni che si possono presentare in una biblioteca. Ad esempio, se un lettore non riesce a trovare il libro giusto e nessuno sembra accorgersene o aiutarlo, è molto probabile che quella persona vada a cercare altrove; sta al bibliotecario/alla bibliotecaria avere la prontezza di intervenire e risolvere situazioni potenzialmente problematiche in modo efficiente, guadagnandosi la fiducia dei lettori di passaggio e aumentando la popolarità della biblioteca.
Fai intendere che non punti alla posizione "solo per i soldi" – anche perché, diciamoci la verità, il lavoro del bibliotecario/della bibliotecaria non paga chissà che – ma per l'amore della professione e il desiderio di far avvicinare più persone alla lettura.
Le mie lauree in Educatore nei servizi per l’infanzia (triennale) e Archivistica e biblioteconomia (magistrale), conseguite presso l’Università di Bologna, mi hanno permesso di coltivare e accrescere la mia passione per i diversi aspetti legati all’istruzione durante i primi anni di vita. Successivamente, la mia esperienza presso La biblioteca dei bambini è stata estremamente formativa e gratificante, permettendomi di consolidare e ampliare le mie conoscenze.
Qui, insieme a colleghi e volontari, abbiamo ideato una serie di iniziative ed attività a livello comunale volte ad aumentare il tasso di alfabetizzazione (che abbiamo aumentato del 35%) e l’interesse nella lettura dei più piccoli; tra i progetti portati a termine con successo vale la pena menzionare un progetto quinquennale finalizzato a migliorare le capacità di lettura e comprensione del testo dei bambini delle scuole elementari.
Ci siamo fin da subito resi conto che l’entusiasmo dei bambini dipendeva fortemente dal coinvolgimento dei genitori e dai personaggi delle storie lette – è più facile far appassionare un bambino alla lettura quando conosce già i personaggi dei libri che gli vengono proposti (in quest’ottica, giocano un ruolo importante i cartoni e i film di animazione che hanno un corrispettivo nel mondo letterario) – motivo per cui ci siamo assicurati di avere sempre sugli scaffali i 25 autori più popolari del momento e abbiamo organizzato workshop settimanali per aiutare i genitori ad appassionarsi alle storie insieme ai figli.
Inoltre, mi sono occupata degli aspetti pratici e amministrativi legati alla gestione della biblioteca – selezione, acquisto e catalogazione dei libri, organizzazione degli spazi, programmazione delle attività, gestione dei volontari ecc. – e mi sono assicurata che l'approccio "digital first" fosse una priorità: grazie alle nostre risorse coinvolgenti e interattive, abbiamo aiutato oltre 100 studenti all'anno a imparare a leggere; dopotutto, leggere su dispositivi digitali è pur sempre leggere e va incoraggiato!
Come concludere una lettera di presentazione per Bibliotecario/a (paragrafo conclusivo e formula di chiusura)
Nelle righe conclusive della lettera di presentazione ribadisci il tuo interesse e il tuo entusiasmo per la posizione, mostrandoti sicuro di essere il candidato ideale e ribadendo in modo conciso il perché.
Visivamente il lettore si renderà conto di essere arrivato alla fine del documento e, in genere, dedicherà un po' più di attenzione a queste ultime frasi. Proprio per questo, la conclusione è il momento ideale per condividere qualcosa di unico e interessante su di te, sulla tua personalità o la tua esperienza: così facendo, incuriosisci il lettore e offri uno spunto di conversazione per il colloquio.
L'alfabetizzazione in età elementare è uno dei pilastri della formazione dei nostri figli e non c'è niente di più entusiasmante che avviare nuovi progetti bibliotecari al passo con i tempi. Sarei lieta di poter discutere di questo e molto altro durante un'intervista.
Un cordiale saluto,
Olivia Massari