In questo blog troverai le risposte alle seguenti domande:
- Cos’è una candidatura spontanea e perché inviarla?
- Cosa scrivere nella lettera di presentazione per autocandidatura
- Quali sono gli errori da evitare? Brevi consigli su come fare centro con la tua autocandidatura
- Lettera di esempio
Cos’è una candidatura spontanea e perché inviarla?
Non stai trovando nessuna offerta di lavoro in linea con le tue competenze e i tuoi obiettivi? Hai deciso di non voler più aspettare che l’opportunità perfetta si materializzi e vuoi essere tu a creartela? Hai inquadrato una o più realtà aziendali in cui ti piacerebbe inserirti, ma sui loro siti non ci sono posizioni aperte o inviti a collaborare?
È qui che entra in gioco la candidatura spontanea, o autocandidatura: una lettera rivolta all’azienda che hai individuato in cui ti presenti come il dipendente che non sapeva di aver bisogno e di cui ora non può assolutamente fare a meno. Il tuo obiettivo è mostrare al potenziale datore di lavoro non solo le competenze che ti rendono un match perfetto, ma anche – e soprattutto – il tuo interesse a lavorare proprio per loro, entrando a far parte di una realtà di cui condividi i valori.
Perché inviarla? Di fronte a un candidato entusiasta e propositivo, è difficile rimanere indifferenti. E chissà, la tua lettera potrebbe arrivare proprio al momento giusto; e se così non fosse, c’è sempre la possibilità che venga ripescata in futuro dal responsabile su cui sarai riuscito a fare colpo. Non sei ancora del tutto convinto? Vediamo se questa percentuale aiuterà a farti cambiare idea: secondo quanto riportato in un rapporto dell’ISTAT (ultima pagina, Tavola 8 – “Nuovi occupati per azione di ricerca più utile a trovare l’attuale lavoro”), nel 2020 una persona su cinque (20,4%) in Italia ha trovato lavoro rivolgendosi direttamente al datore di lavoro, ovvero tramite una candidatura spontanea; solo il 5% ha dichiarato di aver trovato un impiego tramite un’agenzia privata per il lavoro e un altro 5% rispondendo a un annuncio di lavoro.
Cosa scrivere nella lettera di presentazione per autocandidatura
Una lettera di candidatura spontanea va strutturata come qualsiasi altra lettera di presentazione. Di seguito, passiamo in rassegna le diverse sezioni che la compongono e i contenuti che non possono assolutamente mancare.
Intestazione
Includi le tue informazioni personali e di contatto, in modo che il responsabile delle assunzioni veda subito a chi appartiene la lettera e possa ricontattarti in tutta facilità qualora sia interessato a farlo. Dopodiché, inserisci i dati dell’azienda a cui ti stai rivolgendo: non farlo potrebbe essere visto come un segno di disinteresse, come se non fossi davvero intenzionato a lavorare in quell’azienda specifica e avessi inviato la stessa lettera a più destinatari – non esattamente una strategia vincente per convincere il tuo lettore a prenderti in considerazione.
Oggetto
Soprattutto nel caso di una candidatura spontanea, l’oggetto della lettera (e dell’e-mail a cui la allegherai) deve essere chiaro e persuasivo, tanto da spingere il destinatario a volerne leggere il contenuto invece di passare al prossimo impegno della giornata. È importante comunicare che quella che stai inviando è un’autocandidatura per un determinato ruolo o reparto all’interno dell’azienda.
Formula di saluto
A chi stai scrivendo? Evita di inviare una lettera con un’intestazione generica: il tuo lettore potrebbe pensare che questa scelta sia stata dettata da disinteresse e poca voglia di informarsi o, ancora una volta, dal fatto che stai usando la stessa lettera “a tappeto”. Consulta il sito dell’azienda e cerca di individuare la persona che si occupa delle assunzioni, a cui dovrai indirizzare la tua lettera: “Gentile Sig./Sig.ra/Dott./Dott.ssa [nome del responsabile]”. Non riesci a trovare quest’informazione? Opta per una di queste formule: “Alla c.a. del responsabile delle Risorse Umane di [nome dell’azienda]”, “Alla c.a. dell’Ufficio del Personale di [nome dell’azienda]” oppure, nel caso di un ambiente informale, “Al team di [nome dell’azienda]”.
Introduzione
Il paragrafo introduttivo è quello in cui devi sfoderare le tue doti persuasive per convincere il lettore del fatto che meriti la sua attenzione: prenditi del tempo per scriverlo al meglio e, se riesci, rivedilo anche a distanza di uno o due giorni per sistemarlo. In queste poche righe, sta a te destare l’interesse del destinatario, ricordandoti del fatto che stai inviando un’autocandidatura e che quindi, per la persona che la riceve, sarà un’e-mail inaspettata. Fai trasparire la tua passione e il tuo entusiasmo per il settore in cui lavori, specificando per che posizione ti stai autocandidando o in che reparto vorresti lavorare. Spiega perché le tue competenze rendono proprio te una preziosa aggiunta al team – un’aggiunta che non sapevano di aver bisogno, ma di cui ora non potranno fare a meno.
Corpo
Non perdere tempo elencando i tuoi precedenti impieghi, la tua formazione, le certificazioni ottenute, etc. Per questo c’è il curriculum vitae (che allegherai). Vai dritto al punto e presentati in modo conciso ed efficace, brillante e determinato. Dopo il paragrafo introduttivo – la tua esca – in cui hai destato l’interesse del destinatario, in questo secondo paragrafo cerca di entrare un po’ più nei dettagli, dimostrando di capire quali sono le necessità dell’azienda, mostrandoti in linea con i suoi valori e spiegando come sapresti mettere al suo servizio le tue capacità e competenze, dando una spinta al suo business. Pensa a questo paragrafo come a un’occasione per creare una connessione a livello più personale con l’azienda o il cliente, per poi proporre di mettere il tuo entusiasmo e le tue abilità al suo servizio.
Conclusione
Giunto a questo punto, ti sarai presentato brillantemente, avrai stabilito una connessione a livello più personale e offerto su un piatto d’argento le tue competenze. Non ti resta che sottolineare la tua disponibilità ad essere ricontattato per un colloquio conoscitivo (di persona o telefonico – questa è la tua Call to Action), ringraziare il tuo lettore per il tempo dedicato alla tua lettera di candidatura spontanea, e concludere con una formula di saluto e la tua firma.
Dai un’occhiata anche ai nostri modelli di lettera di presentazione: i layout perfetti per creare una lettera di candidatura spontanea da inviare insieme al CV.
Quali sono gli errori da evitare? Brevi consigli su come fare centro con la tua autocandidatura
No agli errori di grammatica, sintassi e ortografia – sono segno di poca attenzione e impegno in quello che fai, e si traducono quindi in un campanello d’allarme per il tuo lettore.
No ai “copia e incolla” e alle frasi fatte – fidati che stancano: nessuno è interessato a leggere le stesse cose trite e ritrite, che puntano sono alla forma e sono prive di contenuto. Come pensi di fare a destare l’interesse del tuo lettore con un testo “piatto” a cui manca il tuo tocco personale? Ricontrolla sempre con occhio critico quello che scrivi, chiedendoti: se fossi io a ricevere questa presentazione, cosa penserei leggendola? Il trucco è essere originale in quello che scrivi, mai banale o pedante.
No agli auto elogi e alle sviolinate – mostrati sicuro di te e determinato, stando attento a non risultare arrogante o sfrontato: nessuno vuole lavorare con una persona dall’ego smisurato che si crede migliore di tutti gli altri. Allo stesso modo, viene naturale storcere il naso davanti a una sviolinata al capo o al potenziale cliente: diciamocelo, i ruffiani che ostentano falsa adulazione non vanno giù a nessuno.
No ai voli pindarici e ai poemi omerici – rimani coi piedi per terra e vai dritto al punto, senza dimenticarti mai l’obiettivo e senza perderti in digressioni irrilevanti che rendono il tuo testo smisuratamente lungo e spengono l’attenzione del lettore. Usa un linguaggio naturale e accattivante, formale ma non troppo.
Non inviare nel momento sbagliato – cerca di evitare di inviare la tua e-mail di autocandidatura il venerdì sera o durante il fine settimana: ora del lunedì, non sarà più tra le prime da leggere. Inoltre, c’è anche il rischio che il destinatario la apra di sfuggita dal suo smartphone, per poi dimenticarsene ora del rientro in ufficio.
Non dimenticarti di allegare il CV – sembra ovvio dirlo, ma ci siamo passati tutti. Ricontrolla sempre gli allegati alla tua e-mail prima di inviare, assicurandoti anche che i file siano intitolati in modo appropriato (es. “CV_Dario_Pagani” e non “Curriculum”).
Esempio lettera candidatura spontanea – Modello da compilare
[Il tuo nome e cognome]
[Indirizzo]
[Numero di telefono]
[Indirizzo e-mail]
[Nome del responsabile/dell’azienda]
[Indirizzo]
Oggetto: Candidatura spontanea per il settore [tuo settore] / Autocandidatura in qualità di [tua qualifica]
Gentile Sig. [nome del responsabile delle assunzioni] / Alla c.a. del responsabile delle Risorse Umane di [nome azienda],
Vorrei sottoporre alla sua cortese attenzione il mio interesse per un’eventuale assunzione/la mia candidatura per un’eventuale posizione nel settore [tuo settore] presso la vostra azienda. Le mie esperienze lavorative e la mia formazione – vedasi CV in allegato – mi hanno portato a specializzarmi nel campo [tuo campo] e sono arrivato a un punto della mia carriera in cui cerco un ruolo che mi permetta di sfruttare al meglio capacità e conoscenze acquisite, tra cui spiccano [elenca alcune delle tue competenze professionali rilevanti per l’azienda].
La contatto perché so che la vostra azienda [spiega i motivi per cui hai scelto proprio quest’azienda e in che modo puoi contribuire al suo successo].
Le comunico la mia disponibilità ad essere assunto fin da subito e la mia flessibilità per quanto riguarda la definizione degli orari di lavoro, della tipologia di contratto, nonché di eventuali periodi di formazione o trasferte.
Allego alla presente il mio curriculum vitae, rimanendo a disposizione per qualsiasi chiarimento.
Ringraziandola per l’attenzione dedicatami, resto a disposizione per un colloquio conoscitivo, in cui condividere con lei le mie idee relative a [come aiuterai l’azienda a raggiungere i suoi obiettivi].
Cordiali saluti,
[Il tuo nome e cognome]