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Scritto da Maria ZudèMaria Zudè

Parli più lingue? Scopri come inserire le competenze linguistiche nel CV

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17 min. di lettura
Parli più lingue? Scopri come inserire le competenze linguistiche nel CV
Parlare più lingue può aprirti molte porte nel mondo del lavoro, ma solo se sai valorizzarle. Scopri come inserire le tue competenze linguistiche nel CV, quale livello specificare e dove collocarle per farle diventare un vero punto di forza nella tua candidatura.

In un mondo sempre più globalizzato, dove le aziende si espandono oltre i confini nazionali e promuovono al loro interno un ambiente internazionale, la capacità di comunicare in più lingue è diventata una risorsa preziosa e altamente apprezzata in diversi ambiti lavorativi.

Tuttavia, secondo un sondaggio del 2024, tra gli italiani di età compresa tra i 16 e i 55+, il 48% parla una sola lingua, il 37% è in grado di comunicare in due lingue e solo il 14% ne parla tre. In altre parole, un italiano su due non parla alcuna lingua straniera. Questo indica che le competenze linguistiche rappresentano un valore aggiunto non così comune come si potrebbe pensare! Vediamo come trasformarle in un asset nel tuo curriculum.

Competenze linguistiche nel CV: sì o no?

Dipende. La decisione di includere le competenze linguistiche nel CV si basa su due fattori: il tuo livello di padronanza e la rilevanza per il ruolo a cui ti candidi. Se la conoscenza di una lingua è un requisito fondamentale è essenziale metterla in evidenza. Ma anche quando non lo è esplicitamente, può comunque rappresentare un vantaggio in un mercato del lavoro sempre più interconnesso, aprendoti a opportunità che, magari, non avevi nemmeno considerato. 

Le aziende cercano sempre più spesso candidati bilingui o con buone competenze linguistiche, in settori e posizioni molto diversi tra loro: turismo, assistenza clienti, ristorazione, commercio internazionale, vendite, marketing, istruzione, risorse umane, IT, logistica, e la lista continua. Anche in aziende che operano principalmente a livello nazionale, la possibilità di interfacciarsi con partner stranieri rende le competenze linguistiche un asset prezioso.

Quindi, se hai una conoscenza della lingua che ti permette di usarla in modo efficace in ambito professionale – che sia a livello intermedio, avanzato o madrelingua, non base – inseriscila come punto di forza nel CV. Indica con precisione il tuo effettivo livello di conoscenza – possibilmente supportato da una certificazione ufficiale – per dare maggiore credibilità alle tue competenze.

Quindi, competenze linguistiche sì o no?

  • la lingua è un requisito per il ruolo
  • l’azienda opera a livello internazionale
  • l’azienda ha clienti/fornitori stranieri
  • ruoli in cui la comunicazione in più lingue è utile (vendite, customer service, IT, ecc.)
  • hai un livello intermedio/avanzato e puoi usarla in un contesto professionale
  • puoi attestare il tuo livello
No
  • il ruolo non richiede competenze linguistiche, non apportano alcun valore
  • la lingua che conosci non ha attinenza
  • hai una conoscenza base e non sapresti usarla in ambito lavorativo
  • non sei sicuro del tuo livello e non puoi attestarlo

Come indicare il livello di conoscenza delle lingue parlate

Chi esaminerà il tuo curriculum vorrà capire esattamente quanto bene sai usare una lingua, sia nel parlato che nello scritto, e se sei in grado di utilizzarla in un contesto lavorativo. Insomma, non si accontenterà di leggere un semplice elenco – “Italiano, Inglese, Francese” – ma cercherà informazioni più precise sul tuo livello di competenza effettivo.

Quindi, come indicare le lingue nel CV in modo chiaro e professionale?

  • Utilizza una classificazione ufficiale → Il modo migliore per descrivere il tuo livello è usare QCER (Quadro Comune Europeo di Riferimento per le Lingue), uno standard chiaro e riconosciuto a livello internazionale. Ad esempio:
    Inglese – C1 (Avanzato)
    Francese – B2 (Intermedio avanzato)
  • Sii realistico → Essere onesti paga sempre. Se capisci una lingua ma fai fatica a parlarla fluentemente, meglio specificarlo. Ad esempio:
    Inglese – B2 (Intermedio avanzato) – Ottima comprensione scritta e orale, minore esperienza nel parlato
  • Abilità ed esperienza diretta→ Non tutte le competenze linguistiche sono uguali: specifica se sei più bravo a leggere e scrivere, piuttosto che a parlare con un interlocutore. Oppure, se hai esperienza diretta nell’uso della lingua in un contesto lavorativo o accademico, fallo emergere! Questo aiuta a capire a che livello e in quale contesto sai effettivamente usare la lingua. Ad esempio: 
    Francese – B2 (Intermedio avanzato) – Esperienza di studio e lavoro a Parigi, comunicazione fluente con clienti e colleghi
    Spagnolo – B1 (intermedio) – Esperienza in ambito turistico: gestione di clienti internazionali e prenotazioni alberghiere
Consiglio degli esperti

Hai imparato una lingua sul lavoro? Dillo! 

Non serve aver studiato una lingua “in modo tradizionale” – tra i banchi di scuola o a un corso di lingua privato – per essere credibili. Se l’hai imparata sul campo, ad esempio lavorando in un team internazionale o vivendo all’estero, evidenzia questa esperienza nel CV! Puoi scrivere:

Spagnolo – B2 (Intermedio avanzato) – Utilizzato quotidianamente per comunicare con clienti latinoamericani durante la mia esperienza lavorativa in Horizon Global Logistics

Francese – B2 (Intermedio avanzato) – Acquisito e perfezionato durante due anni di residenza a Lione, lavorando in un ambiente internazionale presso EuroTech Solutions

  • Certificazioni? Inseriscile! → Se hai ottenuto un certificato ufficiale (tra i più conosciuti: IELTS, Cambridge,TOEFL, DELF o Goethe-Zertifikat), scrivilo accanto alla lingua, specificando il punteggio ottenuto e l’anno. Ad esempio:
    Inglese – C1 (Avanzato) – IELTS 7.5 (2023)
    Francese – B2 (Intermedio avanzato) – Certificazione DELF (2022)
  • Solo lingue che sai davvero usare e utili per il ruolo → Non ha senso elencare ogni lingua che hai studiato a scuola se non la usi più da anni. Concentrati su quelle che hai mantenuto aggiornate e allenate nel corso degli anni, e che potrebbero davvero fare la differenza per il lavoro a cui ti candidi. Ad esempio:
    Tedesco – B2 (Intermedio avanzato) – Utilizzato in ambito commerciale per la gestione di fornitori esteri
    Spagnolo – B1 (Intermedio) – Usato quotidianamente per comunicare con clienti in ambito turistico
Consiglio degli esperti

Hai una lingua che conoscevi ma non usi più? 

Se hai intenzione di riprenderla e migliorarla, puoi indicarla nel CV con una nota: “Attualmente in fase di aggiornamento” o “In corso di perfezionamento”.

Un po’ di chiarezza sul QCER, il Quadro Comune Europeo di Riferimento per le lingue

Quando si parla di livelli di conoscenza delle lingue, il QCER (in inglese CEFR – Common European Framework of Reference for Languages) è il sistema più utilizzato per misurare e descrivere le competenze linguistiche. È riconosciuto a livello internazionale e utilizzato da aziende, istituzioni e scuole di lingue per valutare le abilità di un candidato.

Il QCER suddivide la conoscenza linguistica in sei livelli, raggruppati in tre categorie principali:

Livello A – Utente base

A1 (Base) Sai usare espressioni quotidiane molto semplici, presentarti e porre domande di base (es. chiedere indicazioni, ordinare al ristorante). Riesci a interagire solo se l’interlocutore parla lentamente e chiaramente.
A2 (Elementare) Riesci a sostenere conversazioni brevi su argomenti quotidiani (es. parlare del tempo o della tua occupazione, fare acquisti), ma con un vocabolario limitato. Comprendi frasi semplici ed espressioni di uso frequente.

Livello B – Utente autonomo

B1 (Intermedio) Comprendi testi chiari su argomenti familiari, viaggi senza difficoltà e puoi sostenere conversazioni su temi comuni (es. parlare di esperienze, dare opinioni semplici, scrivere e-mail di lavoro di base).
B2 (Intermedio superiore) Comprendi testi più complessi, ti esprimi in modo chiaro e interagisci senza sforzo con parlanti nativi. Sei a tuo agio in un contesto lavorativo (es. partecipare a riunioni, scrivere report dettagliati, negoziare con clienti).

Livello C – Utente esperto

C1 (Avanzato Comprendi testi complessi, ti esprimi con scioltezza anche su temi tecnici e professionali, e usi la lingua in modo efficace in qualsiasi situazione lavorativa (es. condurre presentazioni, scrivere documenti ufficiali, gestire conversazioni fluide con clienti internazionali).
C2 (Padronanza) Comprendi senza difficoltà qualsiasi tipo di testo o conversazione, sai cogliere sfumature linguistiche e ti esprimi in modo fluente, spontaneo e preciso (es. puoi scrivere e parlare come un madrelingua in ogni contesto, anche accademico o professionale).

Come usare il QCER nel CV? Una volta individuato il tuo livello, puoi indicarlo nel CV in modo chiaro:

  • Francese – C1 (Avanzato) – Certificazione DELF (2022)
  • Inglese – B2 (Intermedio superiore) – Utilizzato per lavoro in contesto internazionale
  • Tedesco – B1 (Intermedio) – Esperienza di studio a Berlino
Consiglio degli esperti

Se il tuo livello di conoscenza di una lingua è A1 o A2, meglio non inserirla nel CV a meno che non sia espressamente richiesta per il ruolo. Trattandosi di una competenza ancora molto basilare, raramente trova applicazione pratica in ambito lavorativo. Se stai migliorando attivamente la tua conoscenza della lingua, puoi indicarlo specificando che è in fase di perfezionamento.

In generale, è consigliabile menzionare le competenze linguistiche nel CV solo se il tuo livello è almeno B1-B2, per garantire un utilizzo efficace della lingua in un contesto professionale.

Dove elencare le competenze linguistiche all’interno del CV

A seconda della loro importanza per il ruolo a cui ti candidi, le competenze linguistiche possono essere inserite in diverse sezioni del CV. 

1. Nella sezione Competenze

Se il tuo curriculum ha una sezione dedicata alle competenze – spesso nella colonna sul lato lungo del CV, tipica di molti layout moderni –, questo è un ottimo posto per inserire le lingue, soprattutto se parli più lingue e vuoi rendere il CV più visivamente accattivante.

ESEMPIO

Inglese ★★★★★

Francese ★★★★☆

Spagnolo ★★★☆☆

Copiato!

2. In una sezione apposita: Competenze linguistiche

Se il tuo CV ha una sezione dedicata alle lingue, è qui che dovresti inserirle. Questa opzione permette di indicare chiaramente il livello QCER ed eventuali certificazioni ottenute.

ESEMPIO

Inglese – C1 (Avanzato) – IELTS 7.5 (2023)

Francese – B2 (Intermedio avanzato) – Esperienza di studio e lavoro a Parigi

Spagnolo – B1 (Intermedio) – Utilizzato per la gestione di clienti internazionali

Copiato!

3. Nel Profilo professionale (se importante per il ruolo)

Se la conoscenza di una lingua è particolarmente vantaggiosa o fondamentale per la posizione a cui aspiri, inseriscila direttamente nel Profilo professionale, in apertura del CV.

ESEMPIO

Esperto di marketing digitale con 5 anni di esperienza in contesti internazionali. Inglese fluente (livello C1) utilizzato quotidianamente per comunicare con clienti esteri e gestire strategie di advertising multilingue.

Copiato!

4. Nella sezione Esperienza lavorativa

Se hai perfezionato la conoscenza di una lingua in un contesto lavorativo, menzionarla nelle tue esperienze professionali aiuta a dimostrare come e in quali situazioni l’hai utilizzata. Specifica sempre in che modo la lingua è stata utilizzata per rendere l'informazione più concreta e rilevante.

ESEMPIO

Product Manager presso Super Solutions (Gennaio 2018 – Gennaio 2023)

  • Gestione delle comunicazioni online e di persona con clienti francesi
  • Traduzione e adattamento di materiali di marketing in lingua francese
Copiato!

5. Nella sezione Istruzione e formazione 

Se hai studiato una lingua all’università o hai frequentato corsi specifici, puoi inserirla nella sezione relativa alla tua istruzione e formazione.

ESEMPIO

Istruzione e formazione

  • Laurea in Mediazione Linguistica presso Università di Bologna (2018 - 2021)
  • Specializzazione in lingua tedesca e comunicazione interculturale
  • Erasmus di sei mesi a Berlino presso la Freie Universität
  • Corso di Business English presso British Council (2022)
  • Percorso intensivo di inglese per contesti aziendali e negoziazione
  • Simulazioni di riunioni e presentazioni in lingua inglese
Copiato!

6. Nella sezione Certificazioni

Se hai conseguito una certificazione linguistica ufficiale (IELTS, TOEFL, DELF, Goethe-Zertifikat, ecc.), inserirla in una sezione dedicata alle certificazioni può dare maggiore credibilità alla tua competenza.

ESEMPIO

Certificazioni

  • Google Project Management Certificate – 2023
  • IELTS – Punteggio 7.5 – 2023
  • Goethe-Zertifikat B2 – 2022
Copiato!

Ricapitolando: fare carriera parlando più lingue

In un mondo sempre più interconnesso, la capacità di comunicare in più lingue è un valore aggiunto che può aprirti nuove opportunità lavorative. Quando inserisci le tue competenze linguistiche nel CV, fai attenzione ai seguenti punti:

  • Indica sempre il tuo livello di competenza linguistica utilizzando una classificazione chiara, come il QCER (A1-C2).
  • Colloca le lingue nel CV in base alla loro importanza per il ruolo: in evidenza nel Profilo professionale o nella barra laterale se fondamentali, oppure nella sezione Certificazioni se rappresentano un plus.
  • Se hai usato una lingua in ambito lavorativo, specifica come e quando, inserendola nelle tue esperienze professionali.
  • Evita di inserire lingue che non padroneggi davvero: se il tuo livello è solo A1-A2, probabilmente è meglio ometterle.

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