In un mercato del lavoro sempre più competitivo, sapere come valorizzare il proprio livello di istruzione nel contesto di una candidatura è fondamentale. Una componente cruciale di un curriculum efficace è infatti la sezione dedicata all’istruzione e alla formazione, che riflette non solo le qualifiche accademiche ma anche l’impegno del candidato. Vediamo insieme come compilarla.
Perché indicare il proprio livello di istruzione nel CV?
In un mercato del lavoro che tende a privilegiare competenze tecniche ed esperienza, indicare il livello di istruzione nel curriculum rimane essenziale. Il percorso di studi, infatti, non solo certifica le conoscenze e le competenze del candidato, ma rivela anche il suo impegno, la sua motivazione e la sua determinazione.
Tra i titoli di studio da elencare nel CV, non sottovalutiamo il diploma di scuola superiore, il primo passo verso il mondo del lavoro o verso studi più avanzati. Nel contesto di una candidatura per un ruolo tecnico, ad esempio, il possesso di un diploma presso un istituto professionale certifica una formazione mirata e pratica essenziale per ottenere il lavoro.
Passando poi al livello di istruzione successivo, quello delle lauree e dei titoli di alta formazione, il discorso si arricchisce. Chi ha scelto questa strada, sa bene che per ottenere una laurea triennale o magistrale sono necessari dai tre ai cinque anni di dedizione, una buona dose di sacrifici e, nella maggior parte dei casi, un notevole investimento economico; il tutto nell’ottica delle prospettive di crescita personale e professionale, opportunità lavorative migliori e vantaggi competitivi sui candidati meno specializzati.
Insomma, qualunque sia il tuo livello di istruzione, fai vedere ai potenziali datori di lavoro che hai investito tempo e impegno nel costruire una base solida su cui sviluppare ambizioni e competenze utili al raggiungimento dei tuoi obiettivi.
L’indagine sulla Condizione occupazionale dei Laureati condotta da AlmaLaurea – presentata nel giugno 2024 e i cui dati si riferiscono al 2023 – evidenzia come un titolo universitario possa offrire un vantaggio competitivo nel mercato del lavoro.
Dai dati emerge infatti che il tasso di occupazione dei laureati a un anno dal conseguimento del titolo è pari al 74,1% tra i laureati di primo livello e al 75,7% tra i laureati di secondo livello. Questa percentuale si alza per i laureati a tre e a cinque anni dal conseguimento del titolo, il cui tasso di occupazione tra i laureati di primo livello raggiunge, rispettivamente, il 90,5% e il 93,6%, mentre tra i laureati di secondo livello è di 85,4% e 88,2 %.
Come si scrive un titolo di studio all’interno del curriculum?
Ti stai chiedendo come scrivere il diploma nel curriculum in modo chiaro ed efficace? E se hai una laurea, va elencata prima o dopo il diploma? Sono domande comuni, tanto che potrebbero sembrare banali, ma non lo sono affatto!
Come regola generale, l’efficacia del curriculum è direttamente proporzionale alla sua chiarezza, immediatezza ed esaustività: tre criteri fondamentali per catturare l’attenzione di chi legge e che dovrebbero guidarti nella stesura dell’intero documento.
Quindi, quando elenchi i tuoi titoli di studio nella sezione “Istruzione e formazione”, l’obiettivo è fornire tutte le informazioni essenziali in modo organizzato e sintetico. Ecco un formato preciso e facilmente ripetibile per i tuoi titoli di studio, che migliora la leggibilità del tuo CV e trasmette professionalità:
Titolo di studio ottenuto presso Università o altro Istituto di alta formazione
mese e anno di inizio degli studi – mese e anno di conseguimento del titolo
Diploma di scuola secondaria superiore presso Liceo o altro Istituto
mese e anno di inizio degli studi –mese e anno di conseguimento del diploma
Laurea in Economia e Management (EMA) presso Università degli Studi di Milano
Settembre 2020 – Novembre 2023
Diploma di maturità scientifica presso Liceo Scientifico Galileo Galilei, Milano
Settembre 2015 – Luglio 2020
Cosa evitare:
- abbreviazioni poco chiare o generalizzazioni – ad esempio: “Laurea triennale, UniMi, Economia”;
- informazioni irrilevanti o non aggiornate – ad esempio: titoli di studio mai completati o che non hanno alcuna rilevanza per il ruolo a cui si sta puntando;
- errori nel formato – ad esempio: date mancanti, istituzione non specificata o disordine nell’elenco.
Come elencare più titoli di studio nel CV
Sei uno studente seriale? Hai accumulato diversi titoli di studio e non sai come ordinarli nel curriculum? Il metodo più efficace è andare in ordine cronologico inverso, ovvero partire dal titolo di studio conseguito più di recente e procedere a ritroso. In questo modo, metterai in evidenza metterai in evidenza le tue conoscenze più aggiornate e, idealmente, più rilevanti per il ruolo a cui aspiri.
Master in Human Resources presso Università di Firenze
febbraio 2020 - marzo 2021
Laurea magistrale in Psicologia del lavoro presso Università di Padova
settembre 2018 - novembre 2020
Laurea triennale in Scienze e tecniche psicologiche presso Università di Bologna
settembre 2015 - luglio 2018
Nel caso in cui uno dei titoli sia particolarmente importante per il lavoro a cui stai puntando, puoi arricchirlo con qualche dettaglio, come vedremo nella sezione successiva.
Dettagli aggiuntivi: quando e come inserirli
Ci sono situazioni in cui aggiungere dettagli extra può fare la differenza, soprattutto se il ruolo a cui ambisci è altamente competitivo. Alcuni di questi dettagli possono dimostrare la tua eccellenza accademica, il tuo impegno e la tua coerenza rispetto alla posizione lavorativa. Tuttavia, ricorda: non esagerare e scegli solo informazioni davvero rilevanti.
- Media dei voti e/o votazione finale e lode – Inseriscile solo se il risultato è molto positivo. Altrimenti, meglio ometterle per non attirare l’attenzione su risultati non proprio brillanti.
Laurea magistrale in Ingegneria gestionale, Università di Torino
settembre 2016 - luglio 2018
- votazione: 110/110 e lode
- Specializzazione o materie di studio significative – Se rilevanti, indica le materie di studio più significative all’interno del programma (obbligatori o facoltativi) ed eventuali specializzazioni svolte quali parte integrante o complementare al percorso di studi secondari superiori o al corso di laurea o alta formazione.
Laurea in Mediazione linguistica – Università degli Studi di Milano
settembre 2015 - novembre 2018
- curriculum scelto: Mediazione linguistica e culturale per il terzo settore
Diploma di maturità artistica – Liceo Artistico Leonardo da Vinci, Firenze
settembre 2013 – agosto 2018)
- triennio di specializzazione in cinema e fotografia
- Titolo della tesina/tesi o del progetto finale – Inseriscilo se particolarmente attuale, interessante e pertinente alla posizione a cui ti candidi.
Laurea in Economia e management, LUISS, Roma
settembre 2019 - luglio 2022
- titolo della tesi: ‘L’intelligenza artificiale nel settore delle risorse umane’
- Attività curricolari o extracurricolari – La partecipazione a progetti o attività significative durante il tuo percorso formativo o accademico (tirocini, stage, periodi di studio all’estero, programmi di scambio, concorsi, ecc.) aggiunge valore alla tua candidatura.
Laurea magistrale in Filosofia, Università di Roma La Sapienza
settembre 2014 - ottobre 2016
- partecipazione al programma Erasmus presso l’Università di Parigi, con focus sulle materie di Etica applicata e Bioetica (2015)
Laurea triennale in Biologia, Università degli Studi di Torino
settembre 2013 - luglio 2016
- collaborazione a un progetto di ricerca sulle specie marine invasive del Mediterraneo, con pubblicazione finale su rivista scientifica (2015)
- Formazione in corso – Se stai completando un percorso di studi, includilo nell’elenco indicando la data prevista di completamento.
Master in Digital marketing presso Università Bocconi, online
marzo 2024 - in corso
- completamento previsto maggio 2025
- Certificazioni e corsi extra – Oltre ai titoli di studio tradizionali, includi – eventualmente in una sezione a parte, in base al numero – corsi brevi di aggiornamento o specializzazione ed eventuali certificazioni rilevanti per il ruolo (es. certificazioni professionali, linguistiche o tecniche).
Certificazione Google Analytics - Google (2024)
Corso di formazione in Machine Learning - Coursera (2023)
Certificazione IELTS, Livello C1 - British Council (2019)
Ultimi consigli per valorizzare la tua candidatura
Concludiamo questa guida con alcuni suggerimenti pratici per rendere il tuo curriculum davvero efficace e valorizzare al massimo la tua candidatura.
- Punta su una struttura lineare e chiara – Un design pulito e leggibile facilita il lavoro dei recruiter e ti aiuta a fare colpo fin da subito. Evita layout complessi o sovraccarichi di elementi visivi: la semplicità è il tuo alleato.
- Adatta il CV al ruolo desiderato – Ogni candidatura è diversa, e il tuo CV dovrebbe rifletterlo. Se un titolo di studio non è strettamente collegato alla posizione per cui ti candidi, metti in evidenza altri corsi, progetti o esperienze che dimostrano le tue competenze.
- Dai risalto alla formazione specialistica e accademica – Se hai una formazione specialistica, assicurati che sia ben visibile. Come sottolinea Ivano Dionigi, Presidente di AlmaLaurea, «laurearsi conviene. Infatti, i laureati hanno sia più possibilità occupazionali sia maggiori retribuzioni economiche rispetto ai diplomati.»
- Non dimenticare le competenze – Una laurea può aprire molte porte, ma i datori di lavoro apprezzano sempre di più chi dimostra di possedere competenze tecniche (hard skills) e trasversali (soft skills), esperienza sul campo e un approccio pratico. Integra nel tuo CV esperienze lavorative, stage, progetti realizzati e competenze che valorizzano il tuo profilo professionale.